Corografia fisica, storica e statistica dell'Italia e delle sue isole

Da Besidiae.
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Circondario di Bisignano.

Città vescovile è Bisignano esente da Metropolitano. Gli storiografi Calabresi la vogliono di una straordinaria antichità: per sostenere quell'asserto cadde il Barrio in funciullaggini, meno scusabili dei racconti favolosi del P. Fiore, del P. Amato, del Marofioti e del Mazzella. T.Livio la chiamò Besidias; vollesi che fosse chiamala anche Besidianum; modernamente il Del Re riconobbe in essa la mediterranea città dei Bruzii chiamata Besidiae in cui i Romani dedussiro una colonia. È situata in un alto bacino ricinto da colline, di mezzo al quale ne sorge una isolata detta La Motta, su cui siede l'antico fortilizio. Ignorasi l'epoca in cui la sua chiesa fu eretta in vescovado: l’Ughelli le assegnerebbe a primo pastore Andreoneo intervenuto nel 743 ad un Concilio celebrato in Roma da papa Zaccaria; poi fa succedere una lacuna di cinque secoli e mezzo circa, citando Rainaldo Vescovo nel 1182; avvertasi però che l'Aceti trovò insignito di quella dignità Ulotto nel 970. Cade qui a proposito il ricordare che nel 1331, il Vescovo Federigo fu assassinato, е papa Benedetto XII lanciò da Avignone la scomunica supra tutta la provincia. Il cronista Pacca prese registro dell'assedio posto a Bisignano dai Saraceni nel 1026, della presa fattane e dei danni che ne conseguirono. La moderna città ha una cattedrale chiamata sontuosa dall'Ab. Sacco e usffiziata da numeroso clero: il Seminario è capace di molti alunni. Vi si contano altresì quattordici chiese parrocchiali; cinque Case religiose; due Ospedali per gl'infermi; due Monti di Pietà ed un Monte Frumentario per la classe indigente. Nei primi anni del secolo XVII erano feudatario l'Orsino; sul cadere del XVIII vi esercitavano il dominio i Sanseverino.