Storia delle Due Sicilie dall'antichità più remota al 1789

Il libro "Storia delle Due Sicilie dall'antichità più remota al 1789", scritto da Nicola Corcia e pubblicato a Napoli nel 1847, menziona la città di Bisignano in relazione all'antica città di Besidie.
Secondo il testo, Besidie si trovava a circa dieci miglia da Caprasia, in una posizione centrale rispetto alla regione ma lontana dalla strada principale. Diversi topografi concordano nel collocare Besidie in quel punto, identificandola come una delle piccole città che si allearono con i Romani verso la fine della guerra contro Cartagine, come descritto da Tito Livio. Un critico ipotizza che Besidie sia la stessa città chiamata Badiza da Polibio e attribuita ai Brezii.
Confrontando il nome Besidie con quello di una città chiamata Besida in Spagna, si deduce che la corretta dicitura sia quella di Livio. L'analogia tra i nomi porta i topografi a concordare sul fatto che l'odierna Bisignano corrisponda all'antica Besidie.
A X miglia in circa da Caprasia, nell’umbilico della regione, ma fuori della grande strada che dentro terra l'attraversava, tutti i topografi convengono che sorgesse Besidie, ricordata da Livio tra le piccole città che si diedero a'Romani verso la fine della guerra Cartaginese (1), e che ad un dotto critico è paruta la stessa che Badiza, da Polibio attribuita a'Brezii (2). A confrontarne il nome con una città di Besida nella Spagna (3), la vera lezione sarebbe quella di Livio; e dall'analogia di tal nome da tutti i topografi si conviene che altra non fosse che l'odierna Bisignano.
(1) Liv. XXX , 19. (2) Polyb. ap. Steph. Byz, v. Bádila.- Cf. Sehweighauser ad Polyb. XIII, 10, 1. (3) Ptol. II , 6, 71.